Alla moglie che cerca lavoro, ma non lo trova, va riconosciuto l’assegno di divorzio e alla figlia che sta crescendo va aumentato l’importo mensile per il mantenimento. Queste le conclusioni della Cassazione che, con l’ordinanza n. 21141/2020 . La Corte ha infatti ampiamente motivato le ragioni per le quali ha deciso di porre a carico dell’uomo l’assegno di mantenimento in favore della ex moglie, “ nessuna colpa è attribuibile alla ex moglie in relazione alla sua situazione lavorativa, essendosi attivata in tal senso” .
E nel caso di specie, essendosi affrontare questioni circa la vita matrimoniale poste a fondamento della domanda, il giudice ha deciso di porre a carico del marito parzialmente soccombente le spese del secondo grado di giudizio in base ad una valutazione complessiva dei fatti, anche perché la compensazione parziale è una facoltà e non un obbligo per il giudice.