Approvato dal Consiglio dei Ministri del 21 aprile 2021 un decreto-legge che introduce misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19.Dopo un lungo periodo di chiusure, scattano, dal prossimo 26 aprile, le nuove regole su spostamenti e aperture delle attività economiche. Si va verso un lento, ma progressivo, alleggerimento della stretta che ha caratterizzato il periodo pasquale e le settimane successive. Restano confermate le consuete zone rosse, arancioni e sono ripristinate le zone gialle: in queste ultime aree riaprono i servizi di ristorazione seppur all’aperto e nei limiti degli orari stabiliti per il coprifuoco.
Proroga dello stato di emergenza
Il decreto prevede la proroga fino al 31 luglio dello stato d’emergenza connesso all’emergenza sanitaria in atto, già deliberato il 31 gennaio 2020.
La proroga è stata decisa su proposta della Protezione civile e su indicazione del Cts.
Certificazione verde
Il decreto prevede l’introduzione, sul territorio nazionale, della certificazione verde Covid-19, detta anche green pass, che indichi:
lo stato di avvenuta vaccinazione o
la guarigione dall’infezione o
l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo effettuato fino a 48 ore prima.
Le certificazioni di vaccinazione e quelle di avvenuta guarigione hanno una validità di 6 mesi. Coloro che abbiano già completato il ciclo di vaccinazione alla data di entrata in vigore del decreto possono richiedere la certificazione verde Covid-19 alla struttura che ha erogato il trattamento sanitario o alla Regione o alla Provincia autonoma in cui ha sede la struttura stessa.
Possono essere cartacee o digitali, a seconda della specifica richiesta dell’interessato. Le certificazioni rilasciate negli Stati membri dell’Unione europea sono inoltre riconosciute come equivalenti, così come quelle rilasciate in uno Stato terzo a seguito di una vaccinazione riconosciuta nell’Unione europea.