Ecco una sintesi delle principali disposizioni relative alla violenza di genere , in continuo aggiornamento .
1. Legge 8 settembre 2023, n. 122
Questa legge introduce misure per prevenire e contrastare la violenza di genere, rafforzando la tutela delle vittime e inasprendo le pene per i reati correlati. Viene enfatizzata l’importanza della formazione delle forze dell’ordine e del personale sanitario per riconoscere e gestire situazioni di violenza domestica.
2. Decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 149
Questo decreto attua la legge delega n. 206 del 2021, introducendo modifiche al processo civile per migliorarne l’efficienza. Tra le novità, vi sono disposizioni che facilitano l’accesso alla giustizia per le vittime di violenza di genere, accelerando i procedimenti e garantendo maggiore protezione.
3. Legge 5 maggio 2022, n. 53
Questa legge disciplina la raccolta di dati e informazioni sulla violenza di genere esercitata contro le donne, al fine di monitorare il fenomeno ed elaborare politiche che consentano di prevenirlo e contrastarlo.
4. Legge 30 dicembre 2021, n. 234
Questa legge di bilancio prevede stanziamenti per finanziare centri antiviolenza e case rifugio, oltre a promuovere campagne di sensibilizzazione sulla violenza di genere.
5. Legge 23 dicembre 2021, n. 238
La legge introduce misure per promuovere la parità di genere, includendo iniziative per prevenire la violenza contro le donne e supportare le vittime.
6. Legge delega 26 novembre 2021, n. 206
Questa legge delega il Governo a adottare misure per l’efficienza del processo civile, con particolare attenzione alla tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.
7. Decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176
Conosciuto come “Decreto Ristori”, prevede misure di sostegno per le vittime di violenza domestica durante l’emergenza COVID-19, garantendo l’accesso ai servizi essenziali.
8. Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34
Questo decreto introduce misure urgenti in materia di salute e sostegno economico, includendo fondi aggiuntivi per i centri antiviolenza e le case rifugio.
9. Legge 19 luglio 2019, n. 69
Conosciuta come “Codice Rosso”, introduce misure per la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, accelerando le procedure giudiziarie e inasprendo le pene per determinati reati.
10. Legge 11 gennaio 2018, n. 4
Questa legge istituisce una Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere, con l’obiettivo di monitorare e proporre soluzioni al fenomeno.
11. Legge 27 dicembre 2017, n. 205
La legge di bilancio per il 2018 prevede finanziamenti per progetti volti a prevenire e contrastare la violenza di genere, oltre a supportare le vittime.
12. Legge 17 ottobre 2017, n. 161
Questa legge introduce disposizioni per rafforzare la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, con particolare attenzione alla tratta di esseri umani.
13. Legge 11 dicembre 2016, n. 232
La legge di bilancio per il 2017 stanzia fondi per iniziative contro la violenza sulle donne e per il supporto alle vittime.
14. Decreto legislativo 15 dicembre 2015, n. 212
Questo decreto recepisce la direttiva europea sulle vittime di reato, garantendo diritti e protezione alle vittime di violenza di genere.
15. Decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80
Introduce misure per la conciliazione delle esigenze di cura, vita e lavoro, con particolare attenzione alle vittime di violenza di genere.
16. Decreto-legge 26 giugno 2014, n. 82, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 117
Questo decreto prevede misure urgenti in materia di contrasto alla violenza di genere, rafforzando la tutela delle vittime.
17. Legge 15 ottobre 2013, n. 119
Conosciuta come “Legge sul femminicidio”, introduce misure urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province.
18. Legge 27 giugno 2013, n. 77
Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l’11 maggio 2011.
19. Decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11, convertito con modificazioni dalla legge 23 aprile 2009, n. 38
Introduce misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e contrasto alla violenza sessuale, con disposizioni specifiche per la tutela delle vittime.
20. Legge 9 gennaio 2006, n. 7
Questa legge vieta le pratiche di mutilazione genitale femminile, prevedendo sanzioni penali per i trasgressori.
Ecco una sintesi delle disposizioni relative alla violenza di genere contenute nel Decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286:
Conosciuto come “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”, questo decreto contiene specifiche disposizioni per la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere:
• Articolo 18-bis: Introduce il “Permesso di soggiorno per le vittime di violenza domestica”. Questo permesso può essere rilasciato quando, nel corso di operazioni di polizia, indagini o procedimenti per determinati reati (come maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, mutilazioni genitali femminili, sequestro di persona, violenza sessuale e atti persecutori), commessi in ambito di violenza domestica, siano accertate situazioni di violenza o abuso nei confronti di uno straniero. Il permesso ha la durata di un anno e consente l’accesso ai servizi assistenziali, allo studio e al lavoro sia subordinato che autonomo. Alla scadenza, può essere convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di studio, se ne ricorrono i requisiti.
• Articolo 19: Stabilisce i divieti di espulsione e di respingimento. In particolare, vieta l’espulsione o il respingimento verso uno Stato in cui lo straniero possa essere oggetto di persecuzione per motivi di sesso, orientamento sessuale o identità di genere, o possa rischiare di essere sottoposto a tortura o a trattamenti inumani o degradanti.
Queste disposizioni mirano a garantire protezione e assistenza alle vittime di violenza domestica e di genere, offrendo strumenti legali per sottrarsi a situazioni di abuso e favorendo l’integrazione sociale e lavorativa delle stesse.
FONTI INTERNAZIONALI
1. Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna (CEDAW)
Adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre 1979 ed entrata in vigore il 3 settembre 1981, la CEDAW definisce la discriminazione contro le donne come qualsiasi distinzione, esclusione o restrizione basata sul sesso che comprometta o annulli il riconoscimento, il godimento o l’esercizio dei diritti umani e delle libertà fondamentali in vari campi. Gli Stati che ratificano la Convenzione si impegnano a incorporare il principio dell’uguaglianza tra uomini e donne nelle loro leggi nazionali, ad abolire tutte le disposizioni discriminatorie e ad adottare misure appropriate per eliminare la discriminazione contro le donne da parte di individui, organizzazioni e imprese.
2. Risoluzione del Consiglio d’Europa n. 5 del 2022
Questa risoluzione sottolinea l’importanza di prevenire e combattere la violenza di genere, promuovendo politiche integrate e misure concrete per proteggere le vittime e perseguire i colpevoli. Incoraggia gli Stati membri a rafforzare la cooperazione e a condividere buone pratiche per affrontare efficacemente il fenomeno.
3. Risoluzione del Parlamento europeo del 14 dicembre 2021 recante raccomandazioni alla Commissione sulla lotta alla violenza di genere: violenza online
Questa risoluzione evidenzia la crescente preoccupazione per la violenza di genere online e invita la Commissione europea a presentare una proposta legislativa per affrontare il problema. Le raccomandazioni includono misure per prevenire la violenza online, proteggere le vittime e garantire che i responsabili siano perseguiti.
4. Convenzione OIL n. 190 del 21 giugno 2019 e relativa Raccomandazione n. 206
Adottata dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) il 21 giugno 2019, la Convenzione n. 190 è il primo trattato internazionale che riconosce il diritto di tutti a un mondo del lavoro libero da violenza e molestie, inclusa la violenza di genere. La relativa Raccomandazione n. 206 fornisce linee guida su come applicare la Convenzione. L’Italia ha ratificato la Convenzione nel gennaio 2021, dimostrando il suo impegno a eliminare la violenza e le molestie nel mondo del lavoro.
5. Raccomandazione CM/Rec(2019)1 del Comitato dei Ministri agli Stati membri sulla prevenzione e la lotta contro il sessismo
Questa raccomandazione fornisce una definizione completa di sessismo e propone misure per prevenirlo e combatterlo. Invita gli Stati membri a implementare politiche e programmi per eliminare il sessismo in tutte le sue forme e a promuovere l’uguaglianza di genere.
6. Raccomandazione generale n. 35/2017
Emessa dal Comitato CEDAW, aggiorna la Raccomandazione generale n. 19 sulla violenza contro le donne. Sottolinea che la violenza di genere contro le donne è una forma di discriminazione e una violazione dei diritti umani, e fornisce linee guida agli Stati su come adempiere ai loro obblighi per eliminare questa violenza.
7. Direttiva 2012/29/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012
Questa direttiva istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato, con particolare attenzione alle vittime di violenza di genere. Garantisce che le vittime ricevano informazioni, supporto e protezione adeguati e che possano partecipare attivamente al procedimento penale.
8. Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul)
Aperta alla firma l’11 maggio 2011 a Istanbul, questa Convenzione è il primo strumento vincolante in Europa che crea un quadro giuridico completo per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza. Stabilisce la prevenzione della violenza, la protezione delle vittime e la persecuzione dei colpevoli come pilastri fondamentali, e promuove politiche integrate per combattere la violenza di genere.
9. Risoluzione dell’Assemblea generale ONU del 19 dicembre 1993, n. 48/104, recante “Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne”
Questa dichiarazione riconosce la violenza contro le donne come una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione. Stabilisce una serie di misure che gli Stati dovrebbero adottare per prevenire la violenza, proteggere le vittime e punire i responsabili, promuovendo un approccio globale per eliminare la violenza contro le donne.
Questi strumenti internazionali e regionali rappresentano fondamentali passi avanti nella lotta contro la violenza di genere, stabilendo standard e linee guida per la protezione dei diritti delle donne e la promozione dell’uguaglianza di genere.